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“SFASAMENTO” DEI RIDUTTORI NELL’UNIVERSO

COME NELL’UNIVERSO “SI SFASANO I RIDUTTORI”

Dopo le festività di Pasqua ho avuto una lampata di genio.
Era da molto tempo che cercavo una analogia fra la turbina con alternatore rototraslante e con riduttori sfasati fra alternatore e motore (quello dell’alternatore rallentato) ed alla fine l’idea è arrivata dopo le prove eseguite con il torsiometro.

Nel sistema universo lo sfasamento fra “riduttori” fra motori (es. pianeti) e alternatori (sole) o altri motori (altri pianeti) deriva dall’azione della gravità che è in grado di distorcere il tempo.

Se nella turbina meccanica sfasando i riduttori rallento la componente di spostamento sull’alternatore nella turbina astrofisica rallento (distorgo) la componente tempo producendo gli effetti scritti nella mia relazione brevettuale. Se nella turbina meccanica, a vista l’alternatore segue il motore dello stesso spostamento angolare anche se in realtà da un punto di vista energetico l’alternatore è rallentato del rapporto fra i coefficienti di riduzione dei due riduttori nella turbina astrofisica succede la medesima cosa anche se l’alternatore (sole) è fissato “sull’albero centrale”.

Lo stesso vale anche considerando il percorso ellittico di tutti i pianeti, sembra che si rincorrano da un’eternità ma in realtà da un punto di vista energetico sono sfasati uno dall’altro perché la gravità di ciascun pianeta distorce la componente tempo come visto precedentemente.

Per cui anche se sembra un paradosso da un punto di vista energetico i percorsi ellittici di ciascun pianeta rispetto al sole sono completamente diversi da quello che riusciamo ad osservare con i telescopi e di cui a malapena abbiamo qualche informazione.
Praticamente se così fosse ogni pianeta influenzerebbe da un punto di vista energetico il sole ma anche fra di loro si influenzerebbero in maniera diversa da quanto siamo abituati a pensare.

Spingendo ulteriormente l’immaginazione si può pensare che per viaggiare da un pianeta all’altro (da una distorsione del tempo ad un’altra) e per poter percepire così come siamo abituati sulla terra è necessario prima di tutto riallinearci alla “frequenza” (diversa distorsione del tempo) del pianeta che ci ospita altrimenti avremo una visione distorta di ciò che vediamo rispetto a come siamo abituati a vedere sulla terra.

Praticamente è come cercare di “vedere” e di “comunicare” con una radio con la frequenza non sintonizzata... è tutto completamente distorto e incomprensibile. Forse è proprio per questo che ad oggi non siamo riusciti a trovare ed a comunicare con nessun altro tipo di vita... semplicemente perché non riusciamo a sintonizzarci su “distorsioni del tempo” diverse dalla nostra.

Purtroppo non ho le informazioni necessarie e le capacità per entrare nel dettaglio, ma questi concetti potrebbero essere utili ad altri e a chi ci capisce più di me…

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Alessandro Leghi
27 marzo 2016